RomanticaMente
Festival dell’Amore narrato

tanti appuntamenti e tre Lezioni d’Amore con Vittorio Sermonti (12 febbraio), Claudio Strinati (13 febbraio) e Umberto Galimberti (14 febbraio) per un San Valentino che emozioni anche la mente

a cura di Paolo Petroni 

Il 12, 13 e 14 febbraio nasce la prima edizione di RomanticaMente Festival dell’Amore narrato, con tre Lezioni d’Amore, che partiranno dal mondo classico (Vittorio Sermonti), attraverseranno l’arte e la musica (Claudio Strinati) per giungere alla filosofia (Umberto Galimberti), punto d’arrivo – nel giorno di San Valentino - di un percorso storico-critico sulla natura dei sentimenti. Intorno ad esse, il Festival propone una serie di appuntamenti con la letteratura, la cultura, il passato e l’attualità del discorso amoroso. In Parole d’amore, due noti autori si confronteranno su poesia, cinema e romanzo, mentre gli aspiranti narratori potranno seguire il laboratorio di scrittura creativa Se Cupido scocca un racconto. Anche la cucina, che ha molti seguaci, sarà protagonista del Festival con il Menu d’amore a cura del Masterchef Spyros Theoridis. Nell’incontro con le Lettere del cuore, la scrittrice Antonella Boralevi racconterà dal suo punto di vista questo fenomeno di costume di ieri e di oggi. L’angolo dei bambini sarà animato dal laboratorio giocoso sulla fiaba Chi corteggia Cenerentola? mentre le arti visive avranno un loro spazio nel concorso fotografico Scatto d’amore e nella mostra Batticuori, che inaugurerà il Festival con le opere di Mojmir Jezek.

Da un’idea di Elisabetta Putini e Maria Luisa Migliardi.

Perché RomanticaMente

L’amore richiama, come è giusto, innanzitutto i sentimenti, la passione, l’irrazionalità. Forse anche per questo la sua festa, San Valentino, è diventata facile preda del consumismo, spesso ridotta a scambio di gadget, di fiori, di cioccolatini; oppure ritualizzata in una cena a lume di candela.

RomanticaMente vuole riportare l’attenzione sull’amore a un livello alto, rispondendo anche a quella richiesta di approfondimenti, di cultura, che vediamo molto viva e partecipe in manifestazioni e festival di tutta Italia, forse perché veniamo da anni che possiamo facilmente definire superficiali e viviamo un momento difficile, in cui rinasce sempre la volontà di capire.

Se è vero quel che diceva Pascal, “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”, è anche vero che su una tematica così centrale e portante della vita di tutti si può comunque ragionare, interrogarsi, indagare. Ci si può chiedere, ad esempio, come viene e come è stato vissuto l’Amore, perché se ha certo delle costanti eterne, ha anche molte variabili, dovute alle espressioni e ai mutamenti di ogni momento storico e culturale.

Romanticamente propone quindi una serie di incontri con la letteratura, la cultura, il passato e l’attualità del discorso amoroso: inserendolo nella vita, però, e non solo facendone un argomento storico-filosofico. Allora, accanto a lezioni magistrali e appuntamenti letterari, ecco che si può parlare di amore per la cucina e di menù d’amore, o della intramontabile Posta del cuore, e magari anche partecipare a un corso di scrittura creativa, per avere idee e suggerimenti su come impostare un racconto o una bella lettera d’amore. E i bambini, durante il Festival, avranno un angolo tutto per loro, che li metterà di fronte allo smontaggio e alla reinvenzioni del classico finale ‘’e vissero tutti felici e contenti’’ delle fiabe più celebri.

Così, attraverso un percorso storico-critico sulla natura dei sentimenti, RomanticaMente si propone come un Festival dell’amore narrato, ma soprattutto come un’occasione per vivere un San Valentino diverso, sottratto alla commercializzazione, riportato a un vero sentire, per emozionare il cuore, ma anche la mente.

Paolo Petroni