A febbraio nei cinema
Ciccio Ingrassia (Re degli Zingari)

Nato a Palermo nel '22, inizia a recitare durante la guerra e nel 1954 conosce un concittadino con cui è destinato ad uno storico sodalizio: Francesco Benenato, in arte Franco Franchi. La premiata ditta comica Franchi-Ingrassia nasce in teatro e viene segnalata da Domenico Modugno al regista Mario Mattoli per una breve partecipazione nel primo di circa 132 film interpretati in coppia dai due attori, Appuntamento a Ischia. In seguito Modugno li scrittura per Rinaldo in campo di Garinei e Giovannini, lo spettacolo teatrale che segna una svolta nella loro carriera. Dopo essere tornati sul palcoscenico con Tommaso d'Amalfi, i due girano, senza interruzione, a partire dai primi anni '60, una serie di film farseschi di grande richiamo al botteghino (con parentesi di lusso con Il giudizio universale di De Sica e con Che cosa sono le nuvole, episodio diretto da Pasolini nel film Capriccio all'Italiana), spesso parodiando i successi del momento e apparendo con enorme successo in televisione. Nel 1972 Ingrassia recita senza il socio il suo primo ruolo drammatico in La violenza: quinto potere di Florestano Vancini, cui segue quello, particolarmente lodato, dello zio matto in Amarcord di Fellini nel 1973. Pur proseguendo con successo la carriera con Franchi (lo dirige nel suo primo film da regista, Paolo il freddo), Ingrassia nel 1975 torna dietro la macchina da presa con L'esorciccio, una parodia de L'esorcista in cui offre a Lino Banfi il primo ruolo da protagonista. Dopo aver vinto, grazie a Todo Modo di Elio Petri, il Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista, alterna ai film di cassetta recitati con Franco Franchi alcune partecipazioni più ambiziose (L'ingorgo di Comencini), tornando poi a far coppia con lui nel cinema alto grazie a Kaos di Paolo e Vittorio Taviani (dove i due interpretano con misura l'episodio La giara). Dopo la scomparsa di Franco Franchi, avvenuta pochi anni fa, Ingrassia sceglie con parsimonia i suoi impegni: ha recitato in teatro con Gianni Santuccio in una lodatissima messinscena di Classe di ferro, ha preso parte allo spettacolo Don Turi e Giano di Magonza dello Stabile di Palermo ed è tornato al cinema un anno fa con Camerieri di Leone Pompucci.


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