Gaia Solustri è nata a Roma dove si è laureata in Architettura. Nel suo studio romano di Trastevere si occupa da molti anni di progettazione architettonica, ristrutturazione d'interni e design. Ha inoltre progettato ed allestito numerose mostre in Italia e all'estero.

Francesca Mariani vive e lavora a Roma nello storico Rione Monti. Specializzata nel restauro dipinti è laureata in Storia dell'arte contemporanea. Ha lavorato per molti anni nel recupero di opere d'arte, dagli affreschi, ai quadri antichi, ai grandi monumenti. Oggi dopo una lunga ricerca e un accurato tirocinio, pratica l'arte del mosaico nel suo laboratorio-atelier.

I tavoli fanno parte
di una mostra intitolata
Il gioco dei pezzi di vetro

dove protagonista è il mosaico.

Ma con chi giocano i pezzi di vetro? Con il legno, il marmo, la pietra, e altro vetro. Materiali primari. È un gioco tra cose solide, essenziali, autentiche.
Chi conduce il gioco? Un architetto, Gaia Solustri, e le mosaiciste, Francesca Mariani e Annelise Sambati.
Obiettivo del gioco? Restituire dignità e accessibilità all'artigianato, quello che nasce da un'idea e si confronta con la materia, ogni volta, per ogni pezzo prodotto. Siamo lontanissimi dalla logica delle produzione seriale industriale. Ma siamo anche lontanissimi dai pezzi unici di design riservati a pochi eletti.
Questo vuol dire recuperare l'artigianato. Non è vero che acquistare un pezzo unico costa molto. No, se l'architetto che ha progettato i tavoli ha ascoltato le esigenze del mosaicista, del tornitore, del falegname, del vetraio. Se ha corretto il pro-getto sulle loro necessità, e se loro, in corso d'opera, sono stati coinvolti nell'inventare nuove soluzioni per quello che sembrava impossibile attaccare, tagliare, fondere, plasmare.
La base di partenza è un legno povero disegnato in forme geometriche anch'esse primarie: il triangolo, il cerchio, il rettangolo, la sfera, il cono.
Su questa semplicità ed essenzialità delle forme, ecco che arriva la decorazione del mosaico.
Il mosaico è nato, nell'antichità, proprio per abbellire superfici povere. E qui svolge lo stesso compito. Con il colore ed i disegni, rigorosi o bizantini, con l'irregolarità di una materia viva, trasparente, luminosa per natura. Con contrasti di colore, sfumature, accostamenti armonici, invasione di fili d'oro e grandi gocce d'ambra.
Ogni tavolo è diverso dall'altro. Ogni tavolo è diverso se si cambia il punto da cui lo si guarda. Ogni tavolo è diverso da tutto ciò che si trova nei negozi. E ogni tavolo potrà essere ordinato scegliendo il legno, le forme, le misure, i colori e i disegni del mosaico.
In fondo non c'è niente di nuovo in tutto questo: è esattamente il metodo con cui si costruivano le cose nei secoli scorsi. Diceva Henry Ford che si può parlare di progresso solo quando i benefici diventano accessibili a tutti. Parlando di progresso dell'artigianato, questa mostra può esserne testimone.

Arch. Gaia Solustri • Vicolo del Cinque 24a • 00153 Roma • Tel. 065819945
Associazione Culturale Mosaicum • Via degli Zingari 62 • 00184 Roma • Tel. 066798704