CAMPO IMPERATORE

La stazione sciistica di Campo Imperatore, nei pressi dell'Aquila, si snoda su un vasto altopiano a quota 2.200 metri, alle pendici del massiccio del Gran Sasso, la cui cima maggiore, il Corno Grande, con i suoi 2.914 metri, domina l'intero Appennino. Si trova nel centro del Parco Nazionale del Gran Sasso, Monti della Laga, e custodisce il ghiacciaio più meridionale d'Europa.

Da Fonte Cerreto una moderna funivia, aperta tutto l'anno, con una cabina da 100 persone, in soli 7 minuti supera un dislivello di 1.000 metri e consente di raggiungere l'altopiano di Campo Imperatore, tra i più affascinanti d'Italia, che si estende per circa 30 chilometri e su cui si snoda un carosello di piste con impianti all'avanguardia. Il collegamento tra Fonte Cerreto e l'altopiano è attivo fin dal 1934, ma è a partire dal 1950 che, in seguito allo sviluppo della pratica dello sci, furono costruite le prime sciovie. La stazione di sci di Campo Imperatore era considerata all'epoca tra le più grandi e moderne d'Europa, come si legge nelle locandine pubblicitarie che sono conservate a Campo Imperatore nei locali dell'Ostello.

Attualmente la stazione sciistica di Campo Imperatore offre ben 15 chilometri di piste e moderni impianti che garantiscono una portata di oltre 4.000 persone all'ora. La funivia, con ampio parcheggio, è facilmente raggiungibile da Roma (Autostrada A24) e dalla costa Adriatica attraverso il Traforo del Gran Sasso con uscita al casello di Assergi a 2 chilometri dalla funivia medesima.

Curiosità: Chi ha liberato Mussolini?

Nell'albergo di Campo Imperatore, com'è noto, fu tenuto prigioniero, nel 1943, Benito Mussolini fino alla sua liberazione ad opera dei soldati tedeschi. La camera che ospitò Mussolini è conservata con l'arredamento originale. Pochi sanno però che la sua liberazione, erroneamente attribuita alle SS del capitano Otto Skorzeny, fu in realtà opera dei paracadutisti della Luftwaffe, comandati dal maggiore Harold Mors. Hitler aveva interesse a dare un risalto politico alla liberazione di Mussolini, facendola risultare come un atto voluto e cercato personalmente, attraverso un'azione di un suo uomo delle SS, corpo a lui tradizionalmente più vicino. Ciò è stato definitivamente stabilito, grazie ad un convegno storico intitolato "Il Gran Sasso e Mussolini", tenutosi nel 1993 a Fonte Cerreto e organizzato dal Centro Turistico Gran Sasso d'Italia.

A cura di AFTER S.r.l.